farsi un film da soli
di Sergio Longobardi (regista-attore in crisi), Fabio Palmieri(jolly teatrale in crisi) e Luca Acito(filmmaker in crisi) della Compagnia Babbaluck di Napoli (gruppo teatrale in crisi).

Utenti: Attori e artisti del teatro in crisi con il proprio lavoro e con la vita:
portatori sani di stranezze, finzioni, disagi, povertà e ricchezze inutilizzate che vorremmo riuscire a debellare o sfruttare secondo il principio omeopatico con una forma di terapia che sia funzionale al recupero della persona e della sua felicità.

Sperimenteremo nel corso dell’ambulatorio teatrale, su di noi, come cavie, le cure che ci permetteranno di curare o meno le teatropatologie e le attoremalattie ,le nostre paure teatrologiche.

Ci Faremo un Film da soli, partendo dalla storia del Faust, unico rimedio possibile alla nostra crisi.

Obiettivo:
diventare rimedi attomeopatici- curare il male utilizzando il male stesso come rimedio
Si prenderanno in esame
-tecniche della finzione
-tecniche della comunicazione e della drammatizzazione
-cerchiamo le percezioni: diamo un senso ai sensi
-creatività spinta
-spinta alla creatività
-anatomia e fisiologia del sistema nervoso: alla ricerca dell’isola che non c’è
-studio delle funzioni: motoria, simbolica e relazionale
-alla ricerca del bambino che è in noi: viaggio al contrario nello sviluppo psicomotorio e relazionale
-anatomia comparata e etologia: alla ricerca della bestia che è in noi
-vita e opere di Peter Pan
-vita e opere del Dottor Faust

Indicato per…
Giudizio sommario, pregiudizio, egocentrismo, frustrazione, ansia e lavoro maldestro dei tecnici , estrema convinzione, insicurezza, ansia da prestazione dell’artista, ansia da prestazione dello spettatore, noia, gelosia, invidia, eccesso di critica, dispersione del tempo, potere del critico, potere del gestore, potere del regista, potere dell’attore, potere dello spettatore, potere del direttore, ostinazione a voler fare teatro, il talento, lo scazzo e il giramento di …per tutto questo verrà programmata, individuata e studiata una ideale, fantastica e creativa terapia e prognosi teatrale.

Le cure ovvero i rimedi possibili dell’Omeopatica teatrale
…ma anche
Allopatica teatrale:gli attoteatroantibiotici
…e poi
Clown terapia
Teatro terapia
Spettacoli curativi individuali e collettivi per il benessere del paziente
Ginnastica Fantastica
Film terapia
Farsi da solo il proprio film
Clismi evacuativi per mentalità di merda…

Progetto di laboratorio teatrale universale

Per laboratorio intendiamo innanzitutto "stare insieme". Il laboratorio è per i fruitori così come per noi un modo differente (da quello imparato per esempio in classe ) di stare insieme. Non ci interessa fare un laboratorio per insegnare ad essere attori, né distinguere i bravi dai meno bravi, i buoni dai cattivi, il concetto di bravura, di talento non fa parte del vocabolario del nostro lavoro. Più stimolante per noi è riuscire ad osservare e a far emergere la bellezza naturale di ognuno ed aiutare a darle una forma, a svilupparla con un lavoro sulla "presenza teatrale", l’essere qui ed ora, re-inventare insieme l'uso del corpo e del modo di relazionarsi e comunicare.
Tutto il nostro lavoro si basa sulla collaborazione tra persone provenienti dal teatro, dalle arti visive, e dalla musica, quindi anche le pratiche adottate provengono da questi tre differenti campi. La finalità del lavoro è quella di costruire un'azione che sia il risultato dell'attraversamento di pratiche teatrali e di relazioni umane.
I nostri laboratori sono aperti a tutti: bambini, attori e non, anziani, operatori sociali.

Contenuti
Il lavoro sul corpo
Le pratiche sul corpo vengono proposte come dei giochi attraverso i quali si può scoprire un uso diverso del corpo e dello spazio e del tempo nostri. Ogni gioco mette in campo concetti fondamentali come l'attenzione, la presenza il rapporto con gli altri.

La manualità, il rapporto con la materia, l'immaginario
Lo spazio si riempie di oggetti, materiali scenici e di costumi che sono il tramite per passare dalla realtà al gioco, dal gioco al teatro. Gli oggetti i costumi e tutti gli altri materiali di lavoro sono cercati e portati o ideati e realizzati insieme con i partecipanti, non ci interessano costumi, o maschere, ma un vecchio lenzuolo, una calzino bucato, un cappello di carta ecc., non importa in cosa ci trasformiamo ma come ci trasformiamo.
Cosi un vecchio lenzuolo può essere prima, il mantello di un guerriero, poi un capello da muratore, poi il tetto di una casa.

L'azione teatrale
Non partendo necessariamente da un testo drammatico o comunque da un testo da mettere in scena l'azione finale scaturisce dal laboratorio stesso; essa potrà di volta in volta concretizzarsi: in un azione di strada, in una danza, nella costruzione di un installazione o in uno spettacolo teatrale, dipende dall’andamento del laboratorio e dagli obiettivi che si vogliono raggiungere.

Luoghi
Palestra o aula libera da ingombri, uno spazio ampio, magari un palcoscenico di un teatro.